
Gastone Pietrucci e “La Macina” ospiti in libreria
Giugno 20, 2024
Nuovi inizi
Agosto 25, 2024Latitudini #2024
Microfestival di mondi vicini e lontani
Latitudini esplora la letteratura e le arti di mondi vicini e lontani, per contribuire alla costruzione di sguardi curiosi e consapevoli.
Le coordinate di questa edizione conducono in Turchia, Iran e Palestina grazie alla guida di chi conosce quei luoghi e se ne prende cura.
Anche per la seconda edizione, la direzione scientifica di Latitudini è stata curata da Fabio Salomoni, sociologo e traduttore, docente presso il dipartimento di Lingue Straniere dell’Università Koç di Istanbul.
Programma
Tutti gli incontri si svolgeranno nel cortile del Palazzo della Signoria di Jesi, con inizio alle 21.30.
lunedì 08/07/2024
L’opera di Burhan Sönmez
Incontro con Nicola Verderame traduttore e turcologo
e Francesco Marilungo traduttore dal curdo e dal turco


giovedì 11/07/2024
Conversazioni intorno all’Impero Ottomano
Incontro con Özgür Türesay storico
e Fabio Salomoni sociologo
traduzione dal francese a cura di Cristiana Latini
venerdì 12/07/2024
Un dettaglio minore di Adania Shibli: una lettura dialogata del testo dopo il “caso Francoforte”
Incontro con Maria Elena Paniconi arabista
e Antonella Timpano libraia


sabato 13/07/2024
Scrittori e poeti nell’Iran Contemporaneo
Incontro con Faezeh Mardani iranista,
Giacomo Longhi traduttore dal persiano
e Matteo Tacconi giornalista



martedì 16/07/2024
Arti e letterature arabe contemporanee: la rivista Arabpop e la Palestina
Incontro con Silvia Moresi arabista
e Valeria Bochi antropologa


martedì 30/07/2024
Con la lingua dell’altro: Mahmud Darwish, poesia e impegno politico
Incontro con Francesca Gorgoni ebraista e arabista,
Simone Massa editore,
e Fabio Salomoni sociologo


Ospiti
Nicola Verderame ha insegnato Lingua turca all’università del Salento e Filologia turca presso l’università “L’Orientale” di Napoli, dove si è laureato in Studi Islamici (2008). Ha conseguito un Research Master in Turkish Studies all’università olandese di Leiden (2011) e il dottorato in Storia contemporanea all’Università di Berlino (2018). Oltre ad articoli accademici sulla storia ottomana, sulla letteratura turca contemporanea e sulla teoria della traduzione, ha pubblicato traduzioni da poeti turchi in volume e su riviste, e romanzi dal turco per case editrici quali Feltrinelli, Mondadori, E/O, nottetempo, Crocetti. Nel 2018 ha vinto il Premio Nazionale di Traduzione del Ministero dei beni e delle attività culturali. Con il romanzo di Burhàn Sönmèz Pietra e ombra, opera finalista del Premio Strega Europeo 2023, ha ottenuto il Premio Annibal Caro per la traduzione 2023.
Özgür Türesay è Maitre de conferences nella sezione di scienze storiche e filologiche alla Ecole Pratique des Hautes Etudes a Parigi dove dirige un seminario di ricerca sulla storia della stampa ottomana. Si occupa di storia intellettuale e politica nell’Impero Ottomano del 19. e 20. secolo. Attualmente in particolare lavora sul linguaggio politico della Gazzetta Ufficiale ottomana. Tra le sue pubblicazioni: Le Moyen-Orient. 1839-1876, Paris, Clefs concours-Histoire contemporaine, Atlande, 2017; Être intellectuel à la fin de l’Empire ottoman. Ebüzziya Tevfik (1849-1913) et son temps, Leyde, Peeters, 2023; Osmanlı’da Ruh Çağırma. 1850’lerden 1910’lara Osmanlı İmparatorluğu’nda Manyetizmacılık ve İspiritizmacılık, Ankara, FOL, 2024.
Maria Elena Paniconi è professoressa associata di Lingua e letteratura araba presso l’Università di Macerata. Si interessa di generi della letteratura araba moderna, dell’affermazione della modernità letteraria in Egitto e in altri contesti mediterranei, di traduzione letteraria. Con Lorenzo Casini e Lucia Sorbera ha scritto Modernità Arabe. Nazione, narrazione e nuovi soggetti nel romanzo egiziano(Mesogea 2013). Ha tradotto in italiano il romanzo del 1935 Adīb. storia di un letterato di Tāhā Ḥusayn (Ca’ Foscari University Press 2017) e ha pubblicato saggi e articoli su autori ed autrici arabi.
Recentemente ha pubblicato per Routledge: Bildungsroman and the Arab Novel. Egyptian Intersection (2023) e The Migrant in Arab Literature. Displacement, Self-Discovery and Nostalgia, una curatela di otto saggi incentrati sul tema della migrazione e sulla figura del migrante nel romanzo arabo arabofono e anglofono (2022).
A Macerata insegna Interpretazione per la cooperazione internazionale, Letteratura araba, Lingua araba e promuove un corso di teatro – coordinato e condotto dai lettori madrelingua Unimc – in arabo.

Nicola Verderame

Özgür Türesay

Maria Elena Paniconi
Giacomo Longhi ha studiato a Venezia, Aleppo e Mashhad. È attualmente dottorando in studi iranici all’università La Sapienza di Roma e traduce narrativa dal persiano e dall’arabo per diverse case editrici tra cui Bompiani, Brioschi e Ponte33. Ha curato per Polidoro Editore il volume Iran Under 30, che presenta per la prima volta in una lingua occidentale le ultime generazioni di scrittrici e scrittori dell’Iran.
Faezeh Mardani, dottore di ricerca in Studi iranici, insegna Lingua e letteratura persiana all’Università di Bologna. Si è interessata di poesia e prosa persiana contemporanea, producendo articoli e traducendo alcuni importanti autori come Forugh Farrokhzad, È solo la voce che resta, Riccardo Condò Editore, 2018; Ahmad Shamlu, Abramo nel fuoco con F. Occhetto, Ensamble Editore, 2021; la raccolta del regista e poeta Abbas Kiarostam, Il vento e la foglia, Le Lettere, 2014 e il romanzo di Mostafa Mastur, Sull’amore e altre cose, Brioschi editore, 2020. Ha curato il volume Il giadino e il torrente. Sguardi alla letteratura persiana contemporanea (Atti del convegno internazionale, 12 marzo 2015, Bologna), Aracne, 2016. Ha inoltre redatto un Vocabolario tascabile Persiano – Italiano, Italiano – Persiano, A. Vallardi Editore, 2000 (più volte ristampato) e un manuale di conversazione Io parlo persiano, A. Vallardi Editore, 2003. Come corrispondente, critico e traduttrice ha prodotto diversi contributi per la rivista “Tasvir”. Ha pubblicato inoltre le proprie poesie su alcune riviste italiane e straniere. È membro della redazione dei “Quaderni di Meykhane”, rivista di studi iranici e ha collaborato alla redazione degli Archivi di Studi Indo-Mediterranei. È esperta interprete e presta consulenza ad alcune case editrici.

Giacomo Longhi

Faezeh Mardani
Silvia Moresi insegna Mediazione della lingua araba e Cultura araba, ed è docente di traduzione poetica e giornalistica dall’arabo nel Master FUSP di Vicenza. Si occupa in particolare di traduzione poetica dall’arabo, e per la casa editrice Jouvence ha tradotto due dei più importanti poeti arabi, il siriano Nizar Qabbani e il palestinese Mahmud Darwish. Nel 2020 ha co-curato il volume collettaneo Arabpop. Arte e Letteratura in rivolta nei Paesi arabi, e nel 2021 ha co-fondato l’omonima rivista Arabpop che si occupa di arti e letterature arabe contemporanee, in cui oggi lavora come traduttrice ed editor.
Francesca Gorgoni è nata a Roma, dove ha studiato pittura, lingue e filosofia. La sua passione per il pensiero antico e medievale l’ha portata a concentrare le sue ricerche sulla circolazione medievale dei grandi classici della filosofia antica realizzatasi grazie alla traduzione araba ebraica e latina di testi e idee diventati così patrimonio comune delle tre grandi culture del bacino del Mediterraneo. Ha vissuto a Aix-en-Provence e a Parigi, dove ha conseguito il dottorato di ricerca all’Istituto Nazionale di Lingue e Civilizzazioni Orientali (INALCO) con una tesi sulla Poetica di Aristotele nella tradizione ebraica medievale, attualmente è ricercatrice e insegna filosofia medievale all’Università di Bar-Ilan. Ha soggiornato a lungo in Tunisia e in Israele, ed è traduttrice di poesia israeliana contemporanea di cui ha tradotto autori quali Nathan Alterman, Zelda, e Avot Yeshurun di cui è in preparazione un’antologia di prossima pubblicazione.
Simone Massa è il responsabile de I portatori d’acqua, casa editrice di Pesaro dedicata a libri che ci inducono a ripensare il ‘nostro’ tempo, siano essi testi di filosofia, di poesia, di narrativa, di critica, di politica o epistolari, senza distinzioni o barriere di genere. Libri liberi di circolare, di suscitare discussioni, aperture, pólemos, di trovare nuovi lettori, un porto dal quale ripartire ogni volta verso l’ignoto.

Silvia Moresi

Francesca Gorgoni
